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U0
Ariciao; ogni tre mesi rendo al mio fornitore principale circa 30/40 art. fallati o rotti al momento dell'uso (sono pur sempre palloncini), sarebbero molti di più ma, per non fare la figura dell'accattone, rendo solo quelli di costo maggiore (3-4 euro). Con altri fornitori di gadget, al momento dell'ordine stabilisco di rinunciare ad una parte dello sconto con la condizione che se non vendo una percentuale x, rendo l'invenduto. Ovviamente devo rendere la merce per quanto l'ho pagata. La merce è tutta caricata con Fattura accompagnatoria o DDT di carico. Nel caso del materiale fallato o rotto il carico è stato fatto con diversi documenti di carico. Diverso è, invece, il secondo caso descritto dove il carico è stato fatto con un'unico documento.
Ma come mai sti DDT sono così complicati? Io avrei inserito un campo fisso "Totale Importo" che sarebbe stato il calcolo del campo "Costo unitario" sia esso d'acquisto o vendita al netto di I.V.A. moltiplicato la "Q.ta" dedotto un eventuale sconto, ed infine un "Totale art.", in fondo al documento, che somma la colonna "Totale importo" ecc. ecc. Chiaramente il campo "Costo unitario al netto di I.V.A." deve essere scelto frà acquisto, ultimo acquisto, media di acquisto, vendita e qualche altra cosa che ora mi sfugge. Mò voglio proprio vedè che me rispondi
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