Alexxandro
25/03/2010 22:26
|
Alexxandro
io proporrei anche in fase di importazione di rendere sia il contributo RAEE e SIAE opzionale in quanto la rep di san marino non è soggetta da queste tasse.
|
Fabio
26/03/2010 10:44
Campo libero:
|
Fabio
Il nostro suggerimento e' semplicemente di inserire il costo della tassa SIAE nel prezzo di vendita.
Citazione: Le Maggiori Catene Tipo Esprinet si sono già adeguate. Sui file con il listino esportato da Esprinet a tutt'oggi non sono presenti campi separati per la tassa SIAE. Non so se anche loro l'abbiano inclusa direttamente nel prezzo di vendita Sul sito di Esprinet hai visto gestita questa cosa? Se si ci alleghi uno screenshot?
|
giopri
26/03/2010 11:59
|
giopri
Cerchiamo di fare chiarezza:
la differenza rispetto a tasse simili è rappresentato nell'art.71, comma 3 che cosi' recita:
3. Il compenso è dovuto da chi fabbrica o importa nel territorio dello Stato allo scopo di trarne profitto gli apparecchi e i supporti indicati nel comma 1. I predetti soggetti devono presentare alla Società italiana degli autori ed editori (SIAE), ogni tre mesi, una dichiarazione dalla quale risultino le cessioni effettuate e i compensi dovuti, che devono essere contestualmente corrisposti. In caso di mancata corresponsione del compenso, è responsabile in solido per il pagamento il distributore degli apparecchi o dei supporti di registrazione.
Quindi, se l'importatore non ha assolto ai suoi obblighi, ne saranno responsabili i distributori (quindi, anche il rivenditore che acquista da un importatore)
Ecco perchè è necessario APPORRE IN MANIERA UNIVOCA LA DICHIARAZIONE DI PAGAMENTO NELLA TASSA NEL DOCUMENTO DI ACQUISTO, al fine di proteggere il rivenditore che acquista dall'importatore che potrà dimostrare l'eventuale mala fede dell'importatore.
ciao,
GP
|
Fabio
26/03/2010 12:26
Campo libero:
|
Fabio
Ma sul decreto del 31/12/2009 io non vedo questo articolo Da dove l'hai preso?
Supponiamo che:
L'azienda A importa nello stato italiano degli HDD da 1Tb. Questa azienda e' quella che deve presentare la dichiarazione alla SIAE e pagare la tassa. Giusto?
Poi l'azienda A rivende l'HDD all'azienda B
Poi l'azienda B rivende l'HDD all'azienda C
L'azienda C e' un negozio e vende direttamente l'articolo ad un utente finale
Mi stai dicendo che se A non ha pagato la tassa ne e' responsabile C? Direi che non puo' essere cosi'. E nemmeno B puo' esserne responsabile. In ogni caso dovrebbe sempre esserne responsabile A, ovvero chi ha effettuato l'importazione (e la successiva distribuzione) sul territorio italiano di quel dispositivo di registrazione. Sbaglio?
|
Fabio
26/03/2010 12:32
Campo libero:
|
Fabio
Citazione: Ecco perchè è necessario APPORRE IN MANIERA UNIVOCA LA DICHIARAZIONE DI PAGAMENTO NELLA TASSA NEL DOCUMENTO DI ACQUISTO, al fine di proteggere il rivenditore che acquista dall'importatore che potrà dimostrare l'eventuale mala fede dell'importatore. Secondo me, per questo, quello che e' da controllare sono i documenti di acquisto. Cioe' per dimostrare che sei in buona fede sui tuoi documnenti di acquisto dovrebbe esserci scritto che chi te li ha venduti ha pagato la tassa SIAE. E sui tuoi documenti di vendita potresti inserire un semplice e generico TASSA SIAE ASSOLTA OVE DOVUTO (come si fa con il contributo CONAI, che deve essere pagato dalla prima azienda della filiera e dove NON indichi l'importo CONAI per ogni articolo quando fai una fattura)
Le mie comunque sono interpretazioni. Come ho scritto in un precedente post ancora non e' chiaro come vada veramente gestita la cosa. E finche' non ci sara' chiarezza non faremo nessun tipo di modifica
|
giopri
26/03/2010 12:44
|
giopri
Citazione:
Citazione:
Le mie comunque sono interpretazioni. Come ho scritto in un precedente post ancora non e' chiaro come vada veramente gestita la cosa. E finche' non ci sara' chiarezza non faremo nessun tipo di modifica
Condivido, ma la legge purtroppo è chiara...
L'obbligo di esporla è relativo. Ma chi compra da te potrebbe volerlo come prova inconfutabile da esibire agli ispettori deputati al controllo.
Si parla di multe assurde... comunque sono in contatto con ambienti coinvolti e appena ho notizie certe ve le girerò.
|
Giovambattista
27/03/2010 08:25
|
Giovambattista
Ciao Fabio,
nella schermata del prodotto da esprinet c'è già il compenso a parte (ti allego uno screen), e comunque il Compenso e non Tassa (perchè il decreto Parla di Compenso) va esposto a parte sia in fattura che sullo scontrino, le fatture che mi sono pervenute oggi da altri fornitori espongono il compenso su una linea separate del documento relativo al prodotto stesso.
Ciao
|
Giovambattista
27/03/2010 08:35
|
Giovambattista
Citazione:
Citazione:
Le mie comunque sono interpretazioni. Come ho scritto in un precedente post ancora non e' chiaro come vada veramente gestita la cosa. E finche' non ci sara' chiarezza non faremo nessun tipo di modifica
Sono d'accordo con te per quanto riguarda il tipo di modifiche da effettuare e sulla chiarezza in merito, ma ti posso dire che le grandi catene si sono già adeguate e gestirlo manualmente è un grosso problema, spero in una rapida soluzione.
Ciao
|
Fabio
27/03/2010 09:21
Campo libero:
|
Fabio
Citazione: va esposto a parte sia in fattura che sullo scontrino Dove hai letto questo? In particolare sullo scontrino escludo che esista un obbligo del genere (cioe' di indicare il compenso SIAE separato). Forse non ti rendi conto delle enormi modifiche che sarebbero necessarie a tutti i sistemi informativi esistenti per poter fare una cosa del genere.
|
Giovambattista
27/03/2010 09:51
|
Giovambattista
Citazione:
Citazione: va esposto a parte sia in fattura che sullo scontrino Dove hai letto questo? In particolare sullo scontrino escludo che esista un obbligo del genere (cioe' di indicare il compenso SIAE separato). Forse non ti rendi conto delle enormi modifiche che sarebbero necessarie a tutti i sistemi informativi esistenti per poter fare una cosa del genere.
Mi Rendo Conto Perfettamente della mole delle modifiche da apportare ed anche dell'enorme caos che hanno creato, ma se si riesce a creare una sorta di automatismo che riesca a renderci la vita meno difficile sarebbe meglio.
Ciao
|
Fabio
27/03/2010 10:03
Campo libero:
|
Fabio
Citazione: ma se si riesce a creare una sorta di automatismo che riesca a renderci la vita meno difficile sarebbe meglio. Su questo siamo tutti d'accordo, ma e' inutile fare delle modifiche alla cieca. Come ripeo, finche' non si sapra' per certo come deve essere gestito non faremo nessuna modifica. Quindi se trovate dei documenti ufficiali che spieghino come deve essere gestito in pratica questo compenso siamo i primi ad essere interessati a leggerli. Ma io sul sito SIAE non ho trovato niente di piu' che il decreto
Citazione: Mi Rendo Conto Perfettamente della mole delle modifiche da apportare ed anche dell'enorme caos che hanno creato, No, forse non ti rendi conto. Pensa ad esempio nelle attivita' dove NON si usa il PC ma si usa solo il registratore di cassa. Pensare che queste attivita' possano da un giorno all'altro (ma nemmeno da un anno all'altro) iniziare ad emettere scontrini con un prezzo + un'altra riga con la tassa SIAE e' impensabile. Andrebbero aggiornati tutti i firmware dei registratori di cassa per gestire una cosa del genere Per questo ti dico che mi sembra praticamente impossibile che la legge preveda che sullo scontrino la tassa SIAE vada indicata separata E per questo non facciamo modifiche (che poi potrebbero rivelarsi molto probabilmente inutili)
Sono convinto che se ognuno di voi interpellasse il proprio commercialista potremmo ricevere indicazioni differenti su come gestire questa problematica
|
Giovambattista
27/03/2010 11:47
|
Giovambattista
Ho provato a chiedere al commercialista un parere dopo che gli ho mandato il decreto e stendo un velo pietoso sulla risposta.
|
Digitworldsrl
30/03/2010 15:38
|
Digitworldsrl
Secondo me è come dice Fabio: impossibile scorporare la cosa direttamente nello scontrino fiscale. Diverso invece il discorso della fattura, dove deve essere indicato l'importo. Con la RAEE avete fatto qualcosa, non è possibile fare lo stesso con questa maladetta e ingiusta tassa?
|
Fabio
30/03/2010 21:21
Campo libero:
|
Fabio
Secondo me quest'obbligo di indicare espressamente l'importo SIAE separato in fattura non c'e'. Avete letto sul decreto o da qualche altra fonte ufficiale che l'importo SIAE va indicato separato in fattura? Io ho cercato in lungo e in largo sul sito SIAE ma non ho trovato nessuna indicazione precisa in merito. L'unico obbligo di cui ho letto e' quello di accertarsi che il contributo SIAE sia stato pagato.
Ad esempio qui sul sito SIAE
http://www.siae.it/Faq_siae.asp?click_level=4000.2100&link_page=MusicaMFV_CopiaPrivataFAQ.htm#doc
Chi deve corrispondere il compenso per “copia privata”? Il compenso deve essere corrisposto da chi fabbrica o importa nel territorio dello Stato italiano, allo scopo di trarne profitto, gli apparecchi di registrazione e i supporti vergini. Tuttavia, nel caso in cui il fabbricante e l’importatore non corrispondano il compenso dovuto, è prevista una responsabilità solidale del distributore degli apparecchi di registrazione e dei supporti vergini. Il distributore ha pertanto l’onere di verificare che i fabbricanti e gli importatori presso cui si approvvigiona, direttamente o indirettamente, abbiano corrisposto il compenso sugli apparecchi di registrazione e i supporti vergini forniti. Per distributore si intende qualsiasi impresa commerciale, sia all’ingrosso che al dettaglio, che, a qualsiasi titolo distribuisce in territorio italiano, anche occasionalmente, apparecchi di registrazione e supporti vergini assoggettati al compenso.
Quindi io la vedo cosi' (ma come sempre, e' una opinione):
- Se acquisti dei prodotti soggetti a SIAE da un fornitore italiano tu devi solo accertarti che il tuo fornitore abbia pagato la tassa (o compenso che dir si voglia). Quindi se ad esempio il tuo fornitore indica in fattura una semplice dicitura tipo COMPENSO SIAE GIA' CORRISPOSTO OVE DOVUTO, tu in realta' sei a posto. No?
- Quando vendi un prodotto la stessa cosa vale per te: un tuo cliente potrebbe voler avere la certezza che la tassa SIAE sia stata pagata. E anche nel tuo caso una dicitura fissa dovrebbe essere sufficiente secondo me. Tu in fondo certifichi che il compenso e' stato pagato. Da nessuna parte ho letto che devi indicare in fattura esattamente quanto e' stato pagato e come
- Se acquisti dall'estero ovviamente devi anche preoccuparti di pagare la tassa SIAE su quello che importi. Ma questa e' un'altra storia.
E poi questa cosa vale anche per i CD ed i DVD su cui la tassa SIAE c'e' da tempo. Perche' sui CD e DVD non c'era bisogno di indicare la tassa SIAE separata ed adesso invece dovrebbe esserci questa necessita'? Non vi sembra un discorso logico?
Qualcuno dei vostri commercialisti ha delle indicazioni precise in merito?
|
nini74
31/03/2010 08:47
|
nini74
Ciao, per chiarezza nel decreto non si parla di separare la Tassa dall'imponibile merce, più che altro serve non tanto sullo scontrino di vendita ma da fattura a fattura (quindi rapporti fra aziende) in quanto è vero inserire una dicitura semplice "Tassa siae pagata ove dovuto" in fondo alla fattura può andare bene.
Dall'esperienza però sui CD/DVD tutte le aziende (quelle serie per lo meno) hanno tenuto la tassa siae separata in quanto c'erano e ci sono furbi che è vero mettono la semplice dicitura ma la SIAE è "solidale" ovvero se io azienda non l'ho versata ne rispondo io che l'ho acquistata da te , quindi avendola separata per esperienze di altre aziende trovatesi in questa situazione è più facile far valere i propi diritti essendoci un valore ben specificato in fattura.
Per fare un esempio il player più grosso in italia per la vendita di informatica B2B quindi esprinet adotto la separazione in fattura.
|
Fabio
31/03/2010 09:11
Campo libero:
|
Fabio
Citazione: hanno tenuto la tassa siae separata in quanto c'erano e ci sono furbi che è vero mettono la semplice dicitura ma la SIAE è "solidale" ovvero se io azienda non l'ho versata ne rispondo io che l'ho acquistata da te Si l'ho letto anche io (anche se e' veramente assurdo).
Citazione: quindi avendola separata per esperienze di altre aziende trovatesi in questa situazione è più facile far valere i propi diritti essendoci un valore ben specificato in fattura. Forse e' vero (anche se poi uno in fattura puo' specifica un importo e non aver pagato la tassa ugualmente, quindi cambia poco...) pero' questo riguarda il tuo fornitore e non la tua vendita. O meglio il fatto che tu non inserisci la tassa separata puo' al limite essere un problema di sicurezza per un tuo cliente rivenditore, ma non ti rende automaticamente "fuorilegge"
Quello che cerco di farvi capire e' che (sempre "secondo me") un'impellenza cosi' urgente non c'e' di fare questa modifica. Modificare tutta la gestione dei listini di Ready, il modulo ecommerce, e poi nel tuo caso anche il tuo template personalizzato, significherebbe diversi giorni di lavoro. Quindi prima di fare una cosa del genere preferiamo aspettare di capire bene in che direzione muoversi per evitare di fare modifiche inutili ed aggiungere problemi a problemi.
|
Alexxandro
06/04/2010 14:48
|
Alexxandro
Il Decreto Bondi sull'equo compenso potrebbe essere illegittimo. Questa è la tesi di numerose associazioni di consumatori e aziende IT che hanno deciso di interrogare i Giudici amministrativi per fare chiarezza sulla questione.
Come abbiamo spiegato in passato, quella che doveva essere una rimodulazione dei compensi si è trasformata in una vera e propria rivoluzione (Governo, più tasse su elettronica e supporti ottici) – favorevole più che mai alle casse della SIAE. Quei 300 milioni di euro in più all'anno (Tassa sull'elettronica, per SIAE ecco 300 milioni) potrebbero quindi incidere negativamente sia sulle casse delle aziende, che in quelle degli italiani.
L'Istituto per le politiche dell'Innovazione, non a caso, ha avviato una raccolta firme per richiedere una moratoria che spinga Bondi a sospendere il Decreto in attesa delle decisioni dei giudici.
fonte: http://www.tomshw.it/cont/news/decreto-bondi-equo-compenso-al-vaglio-dei-giudici/24718/1.html
|
info@medialabcomunication
29/06/2010 08:44
|
info@medialabcomunication
basta un campo SIAE che aggiunge un prezzo a quello base dell'articolo.
allego fattura d'acquisto da fornitore
|